Regia: Gore Verbinski
Con: Johnny Deep, Isla Fisher, Ned Beatty, Bill Nighy, Alfred Molina
Durata: 111 min
Paese: USA
Voto globale: ****
Voto categ. (anim.): **** 1/2
Con: Johnny Deep, Isla Fisher, Ned Beatty, Bill Nighy, Alfred Molina
Durata: 111 min
Paese: USA
Voto globale: ****
Voto categ. (anim.): **** 1/2
Un camaleonte domestico con la passione
per il teatro viene scaraventato sul cocente asfalto di
un'autostrada, nel bel mezzo del deserto, quando l'auto su cui
viaggia sbanda e tutta la sua casa, una piccola teca di vetro, si
rompe in mille pezzi. Incontra subito un misterioso e mistico
armadillo che fa accenni ad un fantomatico “spirito del west” e
gli indica una direzione in cui trovare una città, ad un giorno di
cammino. Il camaleonte inizia a fare delle prime conoscenze in un
mondo a lui decisamente ostile. Incontra Borlotta, un'iguana del
deserto, che lo conduce alla disastrata cittadina di Polvere, da cui
la gente scappa perché non c'è più acqua e senza acqua non c'è
vita. I pochi che ancora si ostinano e restarci vivono nella speranza
che un giorno il prezioso liquido tornerà. Il camaleonte, per farsi
rispettare, si dà il nome di Rango e si finge uno spietato killer
del vecchio west, ma ancora non sa che ben presto entrerà in
faccende più grandi di lui.
“Rango” è il film d'animazione
che dovrebbero vedere tutti quelli che hanno pregiudizi nei confronti
dei film d'animazione. Anche se sarebbe alla fine un controsenso
perché “Rango” è un film d'animazione che allo stesso
tempo cerca, e ci riesce, di essere qualcosa di più. “Rango”
non è “Alla
ricerca di Nemo” e
questo lo si capisce già dai primissimi minuti. L'impressione è
confermata per tutti i quasi 120 minuti di pellicola. Da dove
cominciare? Stiamo parlando di una storia di per sé molto semplice e
lineare, e se vogliamo senza nemmeno troppi colpi di scena. La vera
forza di “Rango”
è
però un'altra. Innanzitutto sta nei personaggi. Dimenticate i
personaggi aggraziati e volutamente simpatici cui i film d'animazioni
di solito ci abituano. Qui ogni personaggio è brutto, sporco,
inquietante... eppure proprio per questo irresistibile. Che sia un
topo, un gatto, un serpente, una tartaruga, ognuno ha una personalità
ben chiara e dei lineamenti comunque antropomorfi che non possono non
suscitare immediato trasporto e simpatia. Una fotografia eccezionale
e colori vividissimi. Musiche spettacolari di Hans Zimmer che
spaziano tra vari generi possibile, con tanto di chitarre elettriche
e mariachi gufi narratori della storia. Voce originale di Johnny
Deep, degnamente resa dall'ottimo Nanni Baldini, sempre a proprio
agio nel restituire la spontaneità di personaggi del genere. Il
punto di forza di tutto il film è però la regia di Gore Verbinski.
Ogni scena è studiata nel minimo dettaglio, ogni inquadratura è
pensata in ogni possibile aspetto. Si rimane davvero sbalorditi da
una così grande cura ed attenzione ed è senza dubbio necessaria più
di una visione per cogliere tutta l'indiscussa meastria e il notevole
lavoro che c'è dietro “Rango.”
Se
fin dall'inizio lo spettatore avrà qualche dubbio sul tipo pubblico
a cui il film è diretto, andando avanti nella visione tutto sarà
più chiaro. “Rango”
non
è sicuramente un film per bambini, quantomeno per bambini molto
piccoli. E forse questa è l'unica critica (in realtà non-critica)
che mi sento di fare al film. In primis perché ci sono molte battute
che di certo non verrebbero capite e che obbligherebbero ogni cinque
minuti i genitori a dare delle spiegazioni, spesso imbarazzanti. In
più per tutto il film, in tono però spesso scherzoso, si fa un
costante riferimento alla morte, al cerchio della vita, a giochi di
potere, ad elementi psicologici che potrebbero risultare davvero
eccessivi per un bambino di sei anni che vuole semplicemente
sporcarsi le mani con i popcorn in un sabato pomeriggio al
cinema. Per tutti gli altri, resta invece un piccolo gioiello di
animazione, ingiustamente sottovalutato e che regala continuamente
scene divertenti, emozionati e di grande significato oltre a
incessanti citazioni (dalle più ovvie di Leone e gli spaghetti
western, alle più inaspettate, passando tra Kubrick, Zemeckis,
Coppola, “Frankenstein
Junior” e
“Paura
e delirio a Las Vegas!). Esilarante
ed allo stesso tempo epica la rappresentazione dello spirito del
west. Da conservare gelosamente nella propria videoteca.