venerdì 10 luglio 2015

INTERSTELLAR - Christopher Nolan (2015)

Titolo originale: Interstellar
Regia: Christopher Nolan
Con: Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain, Michael Caine, John Lithgow
Durata: 169 min
Paese: USA    
Voto globale: ** 1/2
Voto categ. (fantascienza): *** 1/2 

Nel 2067, la Terra è al collasso. Tempeste di sabbia e carestie mettono in ginocchio la popolazione mondiale, ormai destinata ad un triste destino. Bisogna abbandonare il piccolo punto nell'universo che ha ospitato la vita e cercare di trovarne uno nuovo, nel buio immenso dello spazio aperto. L'ex pilota Cooper scopre insieme alla figlia una base super segreta della NASA e apprende della missione “Lazarus”, guidata dal professor John Brand, sua vecchia conoscenza, che negli anni ha spedito ben 12 coraggiosi astronauti su 12 possibili pianeti in grado di ospitare (forse) la vita. Cooper, malgrado le resistenze della piccola Murphy, accetta di mettersi a capo dell'ambiziosa spedizione che ha lo scopo di recuperare i preziosi dati sui nuovi pianeti.


Christopher Nolan è molto talentuoso. Basta dare un'occhiata alla sua filmografia che vanta titoli davvero ottimi e perfino qualche capolavoro. Il principale merito di Nolan è quella speciale attitudine ad unire elementi del classico blockbuster ad altri completamente diversi, da vero e proprio film “d'autore”. E questa è una capacità incredibile perché rende possibile realizzare film di forte richiamo sul grande pubblico pur riuscendo tuttavia a restituire un versione molto personale e, appunto, autoriale del lavoro dietro alla macchina da presa (e anche di quello in sceneggiatura, certo). In Interstellar questo talento è andato un po' perduto, perché si ha la sensazione di aver fatto il passo più lungo della gamba. A parte la giustificabile voglia di guardare a Kubrick, testimoniata banalmente ogni 5 minuti dagli echi di Also sprach Zarathustra e da altre trovate e soluzioni nel corso della pellicola - spesso comprensibili per quello che dovrebbe essere un fan di 2001 - ciò che più colpisce in negativo è la quantità eccessiva di argomenti tirati dentro nella storia. Si parla di buchi neri, agricoltura, genetica, filosofia, amore, tempo, quinte dimensioni, fantasmi, rapporto genitori-figli... Troppo, davvero troppo. Nasce il sospetto che Nolan avesse voglia di superare Gravity (e ci sarebbe voluto davvero molto poco, a livello di storia) e sapendo che la cosa sarebbe stata troppo difficile dal punto di vista tecnico abbia optato per affidarsi ad una sceneggiatura abbondante e infarcita del più vasto numero possibile di argomenti e suggestioni, in modo da compiacere un po' tutti. O forse nessuno, realmente. Perfino la regia non è che brilli particolarmente fino in fondo. Manca un guizzo, un'idea d'impatto. Apprezzabile il tentativo di cercare una presunta scientificità negli eventi trattati. Attori all'altezza, per carità, ma spesso costretti a recitare dialoghi evitabili, grotteschi o melensi. Insolito cameo a metà film. Musiche di Zimmer belle ma alla lunga pesanti!


Interstellar ha senza dubbio diviso parecchio. Di certo gli va riconosciuto il merito di trattare argomenti interessantissimi in termini accessibili. Parla in maniera efficace di relatività, almeno dal punto di vista cinematografico, e sfido lo spettatore più insensibile a non lasciarsi trasportare nella scena in cui Cooper guarda in video i messaggi che i figli gli hanno lasciato negli anni. Allo stesso tempo però resta una durata davvero eccessiva e ingiustificata, perché la cose sono spesso portate troppo per le lunghe. Davvero riuscite e spettacolari le scene dell'ingresso nel wormhole e quella sul pianeta d'acqua. Per il resto, si rimane imbarazzati dal “personaggio” del robot TARS, che pare il nipote scemo di HAL9000. Non si capisce come sia stato possibile inserire una cosa del genere visto che è ridicolo e toglie la credibilità in ogni scena in cui compare! E purtroppo la sua ingombrante presenza durerà molto, troppo! Da vedere nella ferma consapevolezza che c'è tanto di meglio, sia di Nolan che in generale. Comunque si fa vedere fino alla fine.

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