lunedì 2 marzo 2015

IT di Stephen King - Tommy Lee Wallace (1990)

Titolo originale: Stephen King's IT
Regia: Tommy Lee Wallace
Con: Harry Anderson, Dennis Christopher, Richard Masur, Annette O'Toole, Tim Reid
Durata: 180 
Paese: USA 
Voto globale: ***
Voto categ. (cult): ***
 
Derry, piccola cittidina del Maine, anni '60. Una creatura mutaforme, IT, ogni 30 anni deve soddisfare la propria sete di terrore uccidendo bambini, gli unici in grado avvertirne la presenza. L'essere si palesa in particolare sotto le sembianze di Pennywise, un inquietante clown dagli occhi enormi (l'ottimo Tim Curry), che conosce perfettamente le più intime paure di ogni giovane abitante del luogo. Il pagliaccio si aggira nelle tubature, nell'oscurità e negli incubi peggiori. A tentare di fermarlo saranno quelli della “banda dei perdenti”, così ribattezzati dai bulli della scuola. Il gruppo di amici si conosce e si cementa dalla consapevolezza di essere emarginati e “perdenti”, appunto, nonché dall'avere in comune lo stesso incubo: IT. 

Ennesimo adattamento di un romanzo di Stephen King, IT è in realtà una miniserie televisiva (tra l'altro considerata la più spaventosa mai mandata in onda dalla tv americana) che cerca però costantemente una resa il più possibile cinematografica. E ci riesce per almeno 90 minuti. Sì perché è lampante la differenza tra la prima e la seconda parte del film, nonostante ci siano continui flashback e rimandi nel corso della narrazione. La parte iniziale ha tutta una sua atmosfera, gli anni '60, il gruppo di amici e le varie storie personali di ognuno di loro, i rapporti difficili con i genitori (spesso violenti). E poi c'è lui, il pagliaccio. Fin da subito misterioso e agghiacciante. Inoltre è perfettamente riconoscibile lo stile tipico dei film anni '80 per ragazzi (es: Stand By Me, I Goonies). Nella seconda parte molte cose cambiano, oltre ai protagonisti adulti. C'è una virata drastica da una storia che puntava sull'inquietare e su aspetti psicologici dei personaggi a una sorta di monster movie fantascientifico che lascia un po' perplessi. Inoltre la seconda parte spesso tradisce la natura (se pur buona) televisiva del prodotto. Di certo è sempre valido il discorso “ah ma il libro era un'altra cosa”. Io il libro non l'ho letto e mi limito a commentare quello che ho visto nella trasposizione. In ogni caso, la storia dovrebbe essere comunque questa (di certo con molti tagli) e quindi qualche critica puo' essere mossa soprattutto a King, che non rinuncia ad inserire un personaggio suo alter ego e termina la storia con un finale che definirlo banale e semplicistico è poco. 

Innegabile l'influenza che la figura di IT ha avuto su molte generazioni. Io stesso devo confessare che alla vista del pagliaccio maledetto qualche brivido mi viene, ripensando al timore che sapeva incutermi da piccolo. Il personaggio di Tim Curry può essere considerato un cult al pari di Freddy Krueger o di Leatherface. E questo è senza dubbio merito di Tommy Lee Wallace e dello stesso Curry. In definitiva un buon film tv con ambizioni cinematografiche, squilibrio tra prima e seconda puntata, durata eccessiva e un finale che lascia un po' l'amaro in bocca, consapevoli però di aver assistito comunque ad un classico dell'horror moderno che di certo continuerà ad affascinare ed inquietare se gli sarà data una possibilità.

 

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