lunedì 2 marzo 2015

R.O.T.O.R. - Cullen Blaine (1989)

Titolo originale: R.O.T.O.R.
Regia: Cullen Blaine
Con: Clark Moore, Richard Gesswein, Margaret Trigg, Jayne Smith
Durata: 90 min
Paese: USA 
Voto globale: *
Voto categ. (brutto che piace): *** 1/2             


Barrett C. Coldyron è il capitano del dipartimento di polizia di Dallas, nonché artefice dell'ambizioso progetto circa la formazione di un esercito di robot poliziotti umanoidi capace di <<rendere più sicure le strade della città, fare in modo che le bande di punk, di spacciatori ed altra spazzatura umana possano essere effettivamente controllati, se non eliminati>>. Coldyron viene obbligato dal suo superiore ad accorciare leggermente le tempistiche della realizzazione del prototipo R.O.T.O.R. da 4 anni a 60 giorni. Colyron si rifiuta, si dimette e il progetto passa in altre mani. L'unità R.O.T.O.R. Verrà attivata accidentalmente e, in quanto ancora immatura e primitiva, inizierà a svolgere con troppo rigore le funzioni “to judge and execute”, perseguitando i malcapitati cittadini. 


Con poche idee (e prese qua e là da Terminator e Robocop) Cullen Blaine dirige un film involontariamente divertente già dalla prima scena. Scena che solo alla fine si rivelerà un flashback totalmente fuori da ogni logica e consecutio temporum. Le sequenze di comicità involontaria non mancano passando dalla lunghissima, estenuante presentazione di Coldyron e del suo ranch, la patetica scena delle bistecche, i siparietti di un altro robot poliziotto dalla voce risibile e ovviamente i momenti in cui R.O.T.O.R. Entra in azione.

R.O.T.O.R ci insegna che in un film la logica e il buon gusto non sono tutto e che si può ugualmente realizzare un qualcosa che merita di essere visto (per motivi diversi da quelli di chi cerca un bel film per la serata). Sicuramente consigliato a tutti gli amanti del vastissimo trash americano anni '80, che spesso ci delizia con perle come questa. Chicca assoluta: l'attizzante quanto mendace locandina che creerà aspettative puntalmente non ripagate già dai primissimi minuti. Provare per credere.

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